Weekend di formazione - maggio 2024


"È stato un weekend ricco e pieno di condivisione, spiritualità, divertimento e risate. Far diventare dieci individualità un gruppo in un lasso di tempo così ristretto è un’impresa eroica. Ma più i giorni passavano e più il gruppo ha preso forma. Abbiamo guide pazienti, tanti strumenti e ci siamo sostenuti a vicenda. È stato come vivere una magia. La casa di tuty si è allargata ed è diventata così grande da poter racchiudere tante altre case e tante altre storie. Le nostre, quelle delle nostre guide, quelle dei bambini e quella forte e fondante di Judith. Come potrete immaginare ci sono state tante lacrime, ma anche tante risate e gioia. Tutto questo  è stato possibile grazie alla rete di amore, a tratti invisibile ma che invisibile non è, che circonda il caef. Questo amore ha accolto noi volontari, ci ha sostenuto e ci ha permesso di prenderci il tempo necessario per iniziare a entrare nell’ esperienza che ci attende. Il filo che ormai ci lega non potrebbe esistere senza il sostegno e la fraternità della cvx. Grazie, alle mani che hanno impastato e sfornato torte e cibi buonissimi, alcuni dei quali sono stati meticolosamente spiegati dai sardi ai “continentali” con grande orgoglio (vi assicuriamo che tutti sanno pronunciare malloreddus correttamente, su carasau ci stiamo ancora lavorando ma abbiamo ancora un mese intero, ci riusciremo).

Grazie a chi ci ha accolto in un luogo meraviglioso che ha contribuito a farci entrare nella magia.  Grazie a chi da dedicato il suo tempo per preparare le attività che ci hanno aiutato ad acquistare consapevolezza e a raccontarci. Grazie a chi ci ha raccontato che ci si può fidare anche di un lupo, che anche lui può essere una brava persona. Grazie a chi ha accompagnato fisicamente e spiritualmente in questo inizio. Il tempo che ci avete dedicato è stato prezioso e fertile. Grazie di cuore."

Martina Cossu


Con queste parole Martina, volontaria di Cagliari, ha descritto i giorni passati a Villasimius per la formazione al campo di agosto. Il weekend che organizziamo ogni anno di preparazione al campo di volontariato in Perù, è un momento a cui teniamo moltissimo, nonchè fondamentale per i ragazzi, perchè durante quei giorni si fondono le basi di quella che sarà la grande famiglia che dovrà convivere e lavorare un mese nella Casa de Tuty. 



Testimonianza post weekend

"Partito da solo alla volta della Sardegna carico dei dubbi e delle paure che la solitudine dissemina laddove il fuoco della fede vacilla nel turbine dei desideri imposti dalla società. Ho trovato all’aeroporto di Cagliari ad aspettarmi volti velati da un’ombra di mistero ma tutti allo stesso modo accomunati da un sorriso sulle labbra. Il sorriso di quelli chiamati a mettere da parte le comodità di questo mondo per servire i propri fratelli dimenticati dall’altra parte dell’emisfero. Francesca, Martina, Sabrina, Andrea… passeri solitari approdati al molo dell’ospitalità di Tiziana. A Villasimius in tre giorni si sono forgiati legami d’umanità fondati sulla fiducia, sulla comprensione e sull’empatia. L’oscurità delle nuvole e la pioggia con loro sono state cacciate non tanto dalle correnti del maestrale quanto dall’ardore dei cuori che si sono incontrati per germogliare alla luce di un fresco sole di fine maggio. Abbiamo parlato, abbiamo giocato, abbiamo cantato e ci siamo ascoltati l’uno con l’altro… lacrime sono state versate dentro e fuori sull’altare dell’amicizia. Uno scopo comune, un richiamo dalla nostra più profonda ed autentica natura di esseri umani ha fatto incrociare le nostre strade più disparate. Un filo rosso ora unisce le nostre vite, lo stesso filo di spago usato da Luca, Martina, Francesca, Vittoria e Sabrina per rappresentare la vita unita del CAEF attorno al primo mattone del senso di responsabilità posto da Judith. Basta spesso una pietra insapore a coltivare attorno a sé le radici dell’utopia, non è tanto quello che essa custodisce sotto la propria superficie quanto il significato che noi decidiamo di attribuirle. Davanti ad un mondo sempre più insensibile alle ingiustizie e filtrato dalle bugie dei social noi abbiamo avuto il coraggio di incrociare i nostri sguardi e scambiarci i doni dello spirito. L’umanesimo della nostra cultura rinascimentale non è deperito nell’assalto della tecnica, bensì sopravvive nei nostri cuori di italiani. 


Aspetto con ansia ed entusiasmo il giorno in cui ci riuniremo tutti a Madrid per un viaggio che segnerà le nostre anime per il resto della nostra vita e ci permetterà di portare un po’ di amore laddove ce n’è più bisogno. Non ho più paura di non essere all’altezza del compito che mi spetta perché so che avrò affianco a me delle persone straordinarie che sapranno sorreggermi qualora dovessi vacillare, non sarò più solo… 

Non c’è forza più travolgente di quella di un gruppo unito da un fine comune."

Matteo Soffietti



       





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