Sogni condivisi
Sono Sara, ho 24 anni, vengo da Roma e questo è il mio primo campo in Perù
Oggi la mia giornata alla casa de Tuty è iniziata e finita a pieno ritmo.
Mi sono svegliata e subito, mentre andavo negli spazi comuni per fare la riflessione mattutina tra noi volontari, J.P. mi ha salutato dall’alto del primo piano con un “hola sara!” che, come ogni volta che mi corre incontro e mi si lancia in braccio, mi ha scaldato il cuore. Quando sono partita non sapevo una parola di spagnolo nè ero in grado di capirlo, una mia paura era infatti proprio quella di non riuscire a comunicare. In questi giorni invece è bellissimo vedere come siano i bambini stessi che, ridendo con noi, ci aiutano a parlare e devo dire che, oltre a tante parole inventate, qualcuna giusta ogni tanto ne azzecchiamo dai. Alla fine è vero quello che ci hanno detto dei volontari peruviani a Lima: non importa se veniamo da posti diversi, abbiamo in comune la lingua più importante, quella del cuore.
Dopo la riflessione e la colazione, noi volontari ci siamo divisi nei vari gruppi che ci hanno tenuti impegnati con i bambini mattina e pomeriggio. Io faccio parte del gruppo della formazione personale, psicologica e spirituale. È un’attività che sento molto affine a me e sono molto contenta di potermi mettere in gioco e donare un po’ di quello che sono e che mi piace fare, insieme ai miei compagni.
In questo mese lavoreremo sul tema del sogno e oggi abbiamo costruito e decorato con i bambini, divisi per fasce di età, una scatolina di carta che diventerà la loro cassetta degli attrezzi per realizzare il sogno che portano nel cuore.
I sogni che hanno condiviso i bambini riguardavano prettamente il lavoro che vorranno fare da grandi ma sono stata molto colpita nel vedere la loro reazione quando noi volontari abbiamo condiviso i nostri: essere felici, non essere soli, aiutare sempre di più gli altri, costruirci una vita non imposta ma scelta. Gli occhi di N, N, AL, N, K e B erano occhi assetati e in cerca di speranza.
Un po’ per la barriera linguistica, un po’ per la confidenza ancora molto molto fresca, le condivisioni che riusciamo a fare con loro viaggiano piuttosto in superficie ma oggi proprio in quei loro occhi ho visto tutto il mondo che li abita e che vorrei tanto toccare e abbracciare, con delicatezza, ogni giorno di più.
Scrivendo queste righe mi accorgo, ancora una volta in questi giorni, di quanto io mi senta nel posto giusto e a casa qui nella casa de Tuty, e mi chiedo, sono davvero dall’altra parte del mondo?
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Oggi pomeriggio ad alcuni bambini è stato offerto un premio davvero speciale, un’uscita al cinema! Per molti di loro era la prima volta, e l’emozione si poteva percepire chiaramente.
Già lungo il tragitto i loro occhi si sono fatti grandi e luminosi, guardavano con stupore la vastità della città, le strade piene di gente, le vetrine colorate e brillanti. Alcuni erano visibilmente emozionati, altri un po’ intimoriti da tutto quel movimento, ma tutti erano accomunati dallo stesso entusiasmo.
È stato toccante vederli così coinvolti dalle immagini e dalla magia del film. Dopo essere andati in bagno, erano così incuriositi dall’asciugamani ad aria calda che ci sono tornati sei volte, solo per provare di nuovo quella sensazione per loro del tutto nuova. L’esperienza è stata intensa, piena di prime volte e di scoperte (anche per me).
Sono certo che i bambini porteranno nel cuore per molto tempo questo pomeriggio di novità 🥹🥹🥹🥹🥹
Luca