Ultimo giorno al Caef e già si iniziano a sentire i presagi delle lacrime che seguiranno in questa serata magica.
Stranamente mi alzo alle 6:40 per andare a accompagnare i bambini a scuola cosa che non ho mai fatto in tutto il campo perché al mattino sono uno zombie vivente.
Insieme a Betta e Giuliana accompagno i bimbi nel breve tragitto che c'è tra il Caef e il collegio e D. tira fuori una perla di saggezza "te quiero hasta el cielo". Poi siamo tornati a casa e abbiamo fatto l'ultima preghiera mattutina e poi via a smontare le camere e fare le valigie e quindi un tram tram di persone: gente che va, gente che viene, gente che smonta, gente che aggiusta, svita dadi, avvita bulloni e trasporta cose di legno.
Dopodiché io, Diego e Nino siamo stati ingabbiati in un lavoro molto stancante ma assolutamente soddisfacente, ci siamo caricati i materassi, le doghe in legno e tutti i pezzi dei letti sul retro di un camion e abbiamo fatto diversi viaggi. Il primo in un albergo dove abbiamo scaricato solo materassi.
Dopo un viaggio di mezz'ora sotto il sole dove abbiamo preso un colorito assolutamente da playa ci siamo diretti verso il secondo albergo che sembrava quasi quasi un carcere di fianco ad una fabbrica di carbone in mezzo alle dune di un deserto.
Ci hanno accompagnato il buon Cucho e Manuel (educatori) e con loro abbiamo fatto diverse chiacchierate sulle nostre e sulla loro vita ed è stato un bellissimo momento di condivisione inaspettato, perché comunque viaggiare su un camion e parlare non è facile perché c'è un sacco di vento.
Una volta tornati a casa alle 3:00 in punto abbiamo pranzato con un piatto devastante di riso e papas a la huancaina molto buona cucinata dalla nostra amica Lily.
Lentamente la giornata si è avviata verso la sua fine, verso il tardo pomeriggio prima di cena abbiamo fatto una riunione dove Titti e i ragazzi di Bologna hanno presentato la CVX e come loro stessi si vivono questa associazione. Sono stati delle testimonianze molto interessanti. Successivamente è stato fatto l'invito a tutti quanti i volontari ad iscriversi alla Compagnia del Perù a essere soci, di modo da poter ricevere news più dettagliate e riguardanti il Caef e i bambini che vivono nella casa.
C'è stata poi l'ultima cena con già alcuni bambini che non riuscivano a trattenere le lacrime e dopo cena, un po' lentamente, ci siamo salutati: abbiamo pianto, sorriso, ci siamo abbracciati. È stato un momento un pochino triste, bello, intenso ed emotivo ma carico comunque di grande consapevolezza per tutti noi di aver passato un mese bellissimo.
Dopodiché è arrivato il tempo del triplice fischio ovvero l'arrivo del pullman che ci avrebbe portato al paradero dove Judith in ultimo ci ha dato la sua benedizione con un suo ultimo abbraccio... e niente... siamo saliti sul sul pullman che ci ha portato a Lima e dopo un sacco di ore di viaggio siamo arrivati esattamente da dove siamo partiti cioè al Maxinn Hotel.
La mattinata e il primo pomeriggio Lima è stata passata da me, Giuliana, Lucia, Rachele, Alessandra, Francesco e Diego al mercato di Santo Domingo a svaligiare tutte le boutique soprattutto le nostre ragazze hanno dato sfogo al loro shopping compulsivo che si tenevano ormai da un mese. Altri volontari, invece, sono andati in un altro mercato di Lima a fare compere per i banchetti della CdP.
Abbiamo portato a casa gli ultimi souvenir e lentamente ci siamo trascinati verso l'aeroporto portati dal buon Alfredo che abbiamo salutato lui e il suo pulmino blu.
E dulcis in fundo, abbiamo preso l'avion che ci ha portato a Madrid dove abbiamo anche festeggiato il compleanno di Betta (sobriamente). Ed ora sono a scrivere barra dettare questo ultimo blog in attesa di rientrare a Milano sfinito, cotto, morto, puzzolente, ma con la gioia nel cuore.
Simone, volontario dell'anno (Milano)