Nunca adios
Ultimo giorno e, anche se non abbiamo potuto far trapelare troppo la nostra tristezza per evitare di alimentare la loro (quella dei bambini), la malinconia si è sentita, forte. Stamattina abbiamo smontato le nostre stanze, torneranno ad essere utilizzate per le attività dei ragazzi, tutto tornerà alla normalità, sia per loro, sia per noi.
Dopo aver accompagnato i bambini a scuola, siamo rimasti nella Casa con i ragazzi più grandi, abbiamo riso tanto con loro, mentre LC, 17 anni e tutto un futuro davanti, ci ha pettinate a turno, per rendere le nostre capigliature comode in vista del lungo viaggio. La mattinata è passata in totale tranquillità, abbiamo terminato la preparazione dei nostri bagagli e abbiamo ridato vita alle stanze che ci hanno ospitato in questo mese, che hanno ripreso le loro sembianze e sono state subito riutilizzate dai bambini, a cui era stato proebito l'accesso.
La nostra paura che i bambini potessero risentire troppo della preparazione dei bagagli non si è avverata. In realtà abbiamo respirato un clima sereno, anche durante il pranzo, dove solitamente c'è sempre qualche discussione tra loro, si percepiva pace, accompagnata però da un po' di malinconia.
Dopo il pranzo abbiamo passato un po' di tempo tra di noi, mentre i bambini hanno preparato dei bigliettini e dei disegni. Verso le 16 molti di loro sono andati al campo a lado, per l'ultima volta con "los italianos", almeno per quest'anno. Il pomeriggio è passato lentamente, ma con tanta rapidità. Infatti sembrava che l'ora della departida non arrivasse mai, ma allo stesso tempo ci è sembrato troppo poco il tempo da passare oggi con i nostri niños.
Alla fine il momento della cena è arrivato, abbiamo mangiato tutti assieme, a parte alcuni dei più piccoli che si erano già addormentati. Abbiamo riso e scherzato, poi da un momento all'altro abbiamo sentito la voce dell'educatrice che chiamava i bambini per andare a dormire e un turbine di emozioni contrastanti ci hanno travolto con gli abbracci di ogni singolo bambino, che con un sorriso o una lacrima ci ha salutati. Abbiamo trattenuto le lacrime, un mix di gioia e tristezza ci ha pervaso, proprio come nel film Inside Out (tema di quest'anno) quando le emozioni di mischiano e danno vita a nuovi ricordi.
Siamo felici di aver vissuto questa magnifica esperienza al CAEF, di aver conosciuto questi bambini splendidi, ognuno con i suoi talenti, con le sue peculiarità e anche con i suoi difetti.
Siamo felici di aver formato un gruppo di volontari coeso, unito da obiettivi comuni, ricco di stima e affetto.
Siamo felici di essere stati di aiuto, di aver passato un'estate diversa, ricca di emozioni e di sorprese.
Ma un po' di tristezza c'è, domani mattina non ci sveglieremo con le risate di 24 pequeños che ci abbracciano appena usciamo dalla stanza, non pranzeremo e ceneremo con loro, non potremmo farci coccolare e a nostra volta coccolarli.
Ci mancheranno tanto, hanno segnato la nostra vita in modo indelebile e non li dimenticheremo mai.
Stanotte partiremo per Lima, domenica 1 settembre saremo in Italia per riprendere le nostre vite, che dopo questo mese sono cambiate radicalmente gracias a los niños, gracias al CAEF, gracias a la CDP.
Francesca 29.08.2024 - Cagliari