Dia 23 - Fiume

Siamo arrivati quasi alla fine del campo. Mancano solo 4 notti prima della partenza. Un senso di nostalgia pre-partenza mi assale, ma poi penso che tutto, fino all'ultimo minuto, prima della partenza va sentito e gustato come attimi speciali.

Non si deve perdere niente come mi ha insegnato Eraclito quando diceva che non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume. Una cosa che vivi oggi non puoi viverla domani. Il fiume che passa dalla Casa di Tuty è questo: il mio forte sentimento e amore che ho provato per tutte le persone che ho incontrato e che voglio ancora reincontrare. Questo è quello che sento per la casa de Los niños (La casa dei bambini).

È venuto a farci visita un prete di una cappella della Campiña, e speriamo che possa stringere un legame duraturo con questa realtà. Dopo pranzo sono stati comunicati i nomi dei padrini e delle madrine che parteciperanno ai battesimi e alle comunioni di sabato.

 

Oggi io e Francesca, mia moglie ci siamo tuffati in una nuova acqua che scorre in questa casa. Abbiamo detto a N. che noi saremo i suoi padrini. Stavolta l'acqua eravamo noi stessi. Ci siamo messi a piangere abbracciando fortemente la giovane N.

Eravamo talmente emozionati che l'unica messaggio comunicato a N. è stato il nostro abbraccio. La stessa emozione l’hanno condivisa altri compagni che come noi sono stati chiamati ad accompagnare alcuni ragazzi del CAEF al battesimo e alla prima comunione.

Di campi ne ho fatto tanti e sono stati uno più bello dell'altro, ma in  questo, il dono di avere una figlioccia nata dall'amicizia durante un mese trascorso insieme, è qualcosa di più. Aggiungo che per me è un grande dono, un dono del Signore che, anche questa volta non ha tardato a farmi sentire lo stupore della vita.

Nel pomeriggio abbiamo provato i canti in preparazione della messa di sabato per il "Bautismo"  (il battesimo) e della prima comunione. E da un po' di giorni che proviamo i canti per l’occasione  e si respira già un clima di festa. Uno dei canti che stiamo provando dice proprio "la festa non deve finire e non finirà". È quello che auguro a tutti noi e in modo particolare a tutti i bambini di questa casa.

Oggi abbiamo continuato i lavori manuali: le pareti dipinte, il muro di recinzione e di contenimento contro le alluvioni che in passato hanno portato danni consistenti alla casa. La nostra speranza è che la casa dei bambini non si allaghi mai più a causa del Niῆo.

Roberto (Bologna)

 


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