Dia 21 -un ferragosto dipinto di blu

Seduta sul divano all’ingresso del caef, con una tazza di camomilla in mano, inizio a ripensare a tutti i mille momenti trascorsi oggi. Sono tanti e tornano in mente come dei flash nella mia testa: penso agli occhi dei bambini che mi guardano, i loro volti, le loro scarpe, le risate, gli abbracci e le chiacchiere.
Stasera tocca a me prendervi per mano e accompagnarvi in questa piccola grande casa.
Direi di iniziare allora dalle presentazioni! Sono Cristina, ho 30 anni e come per la maggior parte dei volontari questa è la prima volta che vengo al Caef.
Chi ha già letto qualche pagina del blog sa bene che una delle poche costanti di questo campo sono le voci, o meglio le grida, dei bambini la mattina presto; apro gli occhi e mi rendo conto che questa mattina non c’è stata nessuna eccezione!
Mi alzo dal letto e mi riunisco con tutto il gruppo.
Il brano di Don Milani di oggi parla dell’importanza della scuola e di come l’educazione debba essere sempre consentita a tutti. Qualcuno condivide la propria opinione, il tema è ampio e decisamente molto attuale. Io oggi passo ma ascolto volentieri.

Dopo qualche telefonata a casa, iniziano le attività della mattina; A me tocca prendere i rulli, i pennelli e la vernice per aiutare a dipingere il muro vicino alla mensa, lo coloriamo di azzurro e diventerà la casa del famoso pesciolino Nemo insieme ad altri pesci con tante stelle marine intorno. Prendo il pennello e lo intingo nel secchio, mi giro e vedo tutto il gruppo a lavoro, c’è chi colora, chi scartavetra un nuovo muro e chi pulisce. Piano piano la parete diventa azzurra e la casa si illumina di una luce nuova. Chissà cosa penseranno i bambini quando vedranno il lavoro finito!

Alle 12 facciamo una pausa e io, Giuli e Nino andiamo a prendere i bimbi piccolini dall’asilo. Dalla porticina di un muro colorato escono uno ad uno i bambini in uniforme. Io prendo L. per mano e nei dieci minuti che ci vogliono per arrivare a casa giochiamo ad indicare tutto quello che vediamo in strada.
Dopo il pranzo, i servizi e qualche piccolo lavoretto inizio poi le attività pomeridiane con i bambini piccoli, giochiamo con le costruzioni e disegniamo. Mi piace vederli assorti nel loro mondo intenti a colorare o a inventare storie con case, aerei o animali.

 

Facciamo merenda e ci ritroviamo poi con tutto il gruppo nel patio per imparare le canzoni della messa per i Battesimi di Sabato. Ci mettiamo nei materassini e distribuiamo il foglio con il testo dei brani. Mentre cantiamo mi soffermo su C. e A.; non sanno ancora leggere e cercano di imitare i ragazzi più grandi, li vedo infatti intenti a sfogliare le pagine dei brani con attenzione; dopo una piccola discussione decidono di posizionare il foglio davanti a loro con le scritte al contrario. Li guardo e sorrido, io e mio fratello alla loro età facevamo la stessa identica cosa.

La giornata è quasi conclusa, ceniamo e condividiamo poi con tutto il gruppo un momento di amore vissuto durante il giorno. Nonostante la stanchezza i momenti di amore sono tanti.

Intanto la mia camomilla è quasi finita, mi alzo dal divano e ringrazio per questo Ferragosto cosi diverso dal solito; il mare l’ho solo immaginato dipinto sui muri della casa ma che bello disegnarlo e guardarlo da qui.

Cristina (Cagliari)

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