Dia 20 - palloncini pieni di sentimenti

Ed ecco conclusa un’altra giornata.

Mentre aspetto che gli altri terminino le attività di pulizia cerco un momento per me per poter scrivere.

È stata una giornata molto intensa, mi sono svegliata al suono di risate e colpi. I bambini della casa si erano alzati e probabilmente stavano rifacendo i letti.

La seconda sveglia è arrivata poco dopo, dal telefono, dolcemente accompagnata dalla canzone "il coccodrillo come fa" insegnata ai bambini da uno dei volontari.

Una volta alzata ho incrociato, o meglio, risposto a tutti i "buenos dias" gridati da varie parti della casa lungo il percorso per il bagno ed ho sentito un sorriso posarsi sul mio viso assonnato e ancora mezzo addormentato.

Dopo la preghiera mattutina, ho accompagnato i piccoli a scuola. Quegli occhi innocenti mi hanno fatto posare lo sguardo su tutte le macchine e gli abitanti della campina incrociati lungo il breve percorso e come è spesso accaduto, mi hanno chiesto di portarli fino alla porta della classe.

Una volta rientrati ho fatto una colazione assieme agli altri volontari rifinendo gli ultimi punti per le attività della giornata.

Mi sono unita al gruppo di pintadores (pittori) che sono a lavoro per riverniciare alcuni muri della casa de Tuty, lasciando l'impronta con dei disegni fatti dai volontari di quest'anno.

Come ogni giorno, o come mi hanno fatto notare le responsabili, mi sono ritrovata ricoperta dal Caef, che questa volta invece del gesso colorato si è manifestato con lo stucco delle pareti.

Questi bambini sono sempre affettuosi e attenti, tanto che E., mi ha fatto una tenerezza infinita quando ha deciso di passare la scopa per aiutarci.

Nel pomeriggio sono andata nella mia classe con i tre "pequenos" (piccolini) con cui avevo in programma diverse attività.

Giusto per restare in tema stucco e pareti, ci siamo messi a costruire una casa con le costruzioni di plastica.

Subito dopo è stata la volta delle attività all'aperto.

Tra quelle scelte la preferita è stata lanciare in aria un palloncino mezzo sgonfio, cercando di battere il record di palleggi senza che toccasse per terra. Questo per imparare i numeri e onestamente posso dire che siamo arrivati a 38.

Poi è stata la volta di una delle gioie più grande per tutti i bambini: palloncini. Questi animali di varie forme e colori capaci di far nascere il più grande dei sorrisi. Purtroppo è durata poco dal momento che sono scoppiati in meno di un’ora, ma posso dire di aver visto battuto un altro record perché ero convinta che durassero meno.

Successivamente, come deciso, ci siamo ritrovati tutti assieme per provare i canti scelti per la comunione di alcuni degli ospiti della casa di Tuty, per i  quali mi sono offerta di accompagnare con la chitarra.

È stato un bel momento, soprattutto quando sono state le ragazze più grandi a sorprendermi, con la richiesta di suonare una canzone pixar che hanno cantato a squarciagola. Eppure, nonostante varie stonature, nei loro sguardi ho rivisto la gioia di un bambino il giorno di Natale alla vista dei regali tanto desiderati.

La classica ciliegina sulla torta è stato rincorrere i bambini una volta finita la cena, dopo essere stata chiamata “pinocho” (pinocchio) e continuare a giocare fino a quando non è stata l’ora di andare a dormire.

Xiomara (Roma)


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