Dia 19: Tanta luce
Ormai da qualche anno, diciamo dal 2013 mi occupo dell’accompagnamento spirituale del gruppo dei volontari della Lega Missionaria Studenti che fanno il campo di servizio al CAEF. Nella casa di Tuty mi occupo però anche della formazione dei ragazzi più grandi e almeno una volta durante il campo di agosto viene dedicata un’intera giornata di attività per far crescere i ragazzi nella loro interiorità. Se ieri siamo stati con l’équipe del Caef nella casa dei Francescani di Torres per una giornata di ritiro, oggi dopo colazione siamo usciti con i dieci ragazzi più grandi per recarci “dalla signora Pina”. E così che colloquialmente noi volontari chiamiamo un locale dove si mangia cucina tipica della zona di Moche e che offre uno spazio verde, molto tranquillo e adatto alle nostre attività.
Titti, Luca, Sara e io iniziamo a mettere le sedie in circolo sotto un bel gazebo per giocare insieme a “Ti piace il tuo vicino?” per scaldare un po’ l’ambiente e attivarci nel desiderio di conoscerci più in profondità.
Ci dedichiamo poi ad un momento di interiorizzazione dell’altra persona e così, a coppie, i ragazzi dopo essersi guardati per qualche secondo negli occhi, provano a descrivere il compagno che gli sta davanti con il gioco del “se fosse…” un animale, una pianta… ecc. Alcune immagini sono molto intuitive e colgono davvero le caratteristiche dell’altra persona ed essendo anche simpatiche non mancano le risate a distendere sempre più gli animi.
Ora ci vuole una buona pausa e qualcosa per nutrire lo stomaco così la signora Pina ci porta un paio di piatti di Tequeños, tipico antipasto Mochero, che consiste in mini panzerotti fritti, ripieni di formaggio e prosciutto; i ragazzi possono innaffiarli con una buona “gaseosa” mentre noi più grandi ci “godiamo” un caffè…solubile, No-es-cafe.
Gli spazi all’aperto della signora Pina offrono ampie opportunità di giochi ed è proprio bello vedere i ragazzi giocare spontaneamente insieme arrampicandosi su una rete che conduce a una piattaforma da cui scende uno scivolo e poi c’è l’altalena e poi ci sono le amache; le occasioni di divertimento sono davvero tante.
Tocca però riprendere le attività per un lavoro importante sulle maschere. Facciamo costruire ai ragazzi la loro maschera della luce e dell’amore e poi un’altra maschera, quella dell’oscurità e del non-amore: è l’occasione per prendere contatto con queste parti di sé. Ne scaturisce una condivisione importante che tocca molte emozioni.
Giungiamo così all’ora di pranzo e ancora la signora Pina ci nutre con i piatti semplici, tipici di questa zona, riso, lenticchie e pollo, cui segue ancora un tempo di gioco libero e spensierato.
Riprendiamo il lavoro del giorno dando vita alle maschere costruite la mattina. Infine chiediamo di scrivere un biglietto a ciascuno dei compagni di gruppo con un messaggio positivo di luce e di amore. Ciascuno legge quanto gli altri hanno scritto per loro e noi vediamo i loro volti allargarsi in sorrisi.
Alle tre passate torniamo nella casa per concludere la giornata con la visione di un film, The Giver - Il Mondo di Jonas, sull’importanza delle emozioni.
Prima di cena c’è ancora tempo per la Messa, sempre molto intima nella fede semplice di chi partecipa.
Sono giornate molto intense e la stanchezza comincia a farsi sentire. I momenti di condivisione serale aiutano a rilassarsi e il sonno appesantisce inesorabilmente le palpebre. Così dopo i necessari avvisi per il giorno seguente ci auguriamo la Buonanotte.
Alessandro sj 21.08.2024 - Torino