Dia 18: Una giornata tra musica, pasta di sale e circo
Stamattina la sveglia è stata quella che puoi vivere solo nella casa de Tuty, con tante voci, tra grida e risate.
Sono riemersa dal sacco a pelo dove dormo e mi rifugio dal freddo e devo dire che è sempre facilissimo abbozzare un sorriso, mentre mi dirigo verso il bagno ed incrocio qualcuno felice di vedermi.
La giornata comincia sempre con la preghiera mattutina seguita o da un abbondante colazione o dall'accompagno a scuola dei più piccoli (che non è sempre uguale, dal momento che spesso con gli altri volontari ci diamo il cambio nelle riprese o accompagnamento a scuola).
Durante la colazione si vive a pieno il gruppo dei volontari, tra risate, racconti e battute.
La mattina prosegue con la classe di musica, dove vengo sempre accolta dai ragazzi che non vedono l'ora di cominciare....anche se cantano sempre la canzone dei saluti....
Le attività le vivo a pieno chiedendomi sempre se posso fare di più e sbuffando assieme a loro perché l'ora sembra durare sempre meno.
Oggi a pranzo il gruppo ha risposto prontamente ad un emergenza e ci siamo organizzati per mettere ogni bambino a tavola, pronto per essere servito.
Per il pranzo devo sempre ricordare a chi ho promesso di sedermi accanto ed è molto difficile dal momento che ho una memoria strettamente musicale. Ci pensano i bambini a rinfrescarmi le idee per poi mangiare tra "gare" per vedere chi finisce prima o giochi ingegnosi per fargli finire tutto il pranzo.
Oggi è stato il turno di D. che tra abbracci, domande e distrazioni, riesce a finire anche la verdura che proprio non gli piace e posso dire che quel piatto vuoto è la grande soddisfazione della giornata. Finito di mangiare ci spostiamo verso il momento più movimentato: il pomeriggio.
Ci sono diverse attività preparate per ogni gruppo.
Io quest'anno ho avviato un progetto di Musicoterapia e come sempre, posso dire di star imparando più io rispetto all'aiuto che era mia intenzione portare.
Tornando al racconto della giornata, forse la mia memoria sbilenca è famosa anche in Perù, dal momento che non faccio in tempo a portare il piatto in cucina che il primo gruppo di musica mi si avventa addosso chiedendo preoccupati "Hoy tenemos música?", come se ci possa essere il pericolo che l'incontro salti....e sempre pronti a ricordarmi che è il loro turno!
Si comincia sedendoci in cerchio a cantare, qualche volta a squarciagola, a volte sussurrando, la canzone di benvenuto......che credo ormai tutta la campiña conosca.
Poi è il momento delle varie attività e quasi non mi accorgo del tempo che passa ed ecco il secondo gruppo dei piccoli, che praticamente si tuffa nella sacca degli strumenti.
Pronti a cantare e ballare con JP. sempre attento che ognuno abbia avuto il proprio "momento musicale".
E si passa al gruppo successivo, neanche il tempo di cambiare materiale che si riprende a cantare per poi osservare gli sguardi curiosi a volte attenti altre meno, per le attività del giorno.
L'ultimo gruppo arriva con più calma. Forse sono anche loro stanchi dopo una giornata tanto piena, ma non senza la voglia di concluderla con un po' di musica.
Oggi con la maggior parte dei gruppi abbiamo disegnato le emozioni date da un ascolto da me scelto ed ogni disegno è stato come aggiungere colore a questo campo che ne ha già di ogni sfumatura.
La cena è più calma del solito, essendomi ritrovata accanto ad altri volontari, e mi sono goduta la zuppa calda tra piacevoli conversazioni.
Dopo cena ho ballato mentre pulivo i bagni a ritmo di musica (a quanto pare per me non è mai abbastanza) dal momento che oggi, tra i compiti che ci dividiamo, era il mio turno.
Ed infine è arrivato il tempo della condivisione dove ognuno, se vuole, condivide un momento che ritiene speciale della giornata con il resto del gruppo.
Così si conclude la mia giornata al Caef ed ora tornerò nel mio sacco a pelo per ripararmi dal freddo e ricaricarmi per domani.
Un'altra giornata piena di musica e risate.
Xiomara 20.08.2024 - Roma
Oggi alcuni volontari hanno svolto attivita’ diverse. Alice ha svolto con i bambini un laboratorio di pasta di sale, Francesca e’ andata al circo con i piu’ piccoli e Luca ha partecipato al ritiro con l’intero staff del Caef. Ecco i loro racconti.
Oggi durante l'attività di laboratorio ci siamo sporcati le mani (e non solo!) con la pasta di sale.
I bambini si sono divertiti molto a creare la pasta "magica" con la farina, il sale e l'acqua, a manipolarla, creare delle forme e dare sfogo alla loro creatività.
Alice 20.08.2024 - Trento
Francesca ci racconta una giornata al circo.
Stamattina i bambini dell'asilo avevano in programma una gita al circo e dovevano essere accompagnati ciascuno da un adulto. La nostra prima preoccupazione è stata animali o no? Fortunatamente il circo era senza animali e lo spettacolo è stato veramente molto carino.
Io, Elena, Matteo e Roberto abbiamo accompagnato i quattro più piccoli alla scuola dove ci attendevano i bus che ci hanno accompagnato a Trujillo, io ero responsabile della piccola A.
Ci siamo divertite molto insieme, A. era molto felice di vedere le acrobate, i pagliacci e i giocolieri e a me si scioglieva il cuore a vederla ballare e cantare. Alla fine, nel viaggio di ritorno A. si è addormetata e, arrivati in prossimità del CAEF, l'ho presa in braccio e l'ho portata in casa, per poi pranzare con una comida preparata dal nostro carissimo Andrea.
Francesca 20.08.2024 - Cagliari
In parallelo alle normali attività della casa, oggi abbiamo avuto il privilegio di passare del tempo di qualità con tutto il personale del Caef. Un tempo per "affilare l'ascia", come recitava la storia iniziale, ovvero per allontanarsi dall'operatività alla lunga logorante di tutti i giorni e fermarsi a riflettere. E' stato davvero un momento di grazia in cui l'equipe ha condiviso difficoltà, paure, desideri, aspirazioni; sono veramente grato che lo abbia fatto anche con noi del direttivo della CdP, per aiutarci a camminare al loro fianco al meglio.
Luca 20.08.2024 – Torino