Dia 11

Dia 11: ritornare al Caef dopo 18 anni

Finalmente oggi ho raggiunto gli altri volontari e dopo un rilassante viaggio in solitaria di circa una trentina di ore mi sono ritrovato al Caef, ben 18 anni dopo l'ultima volta!

In questi anni mi sono spesso chiesto cosa avrei provato a tornare in un luogo tanto speciale, che mi aveva così tanto affascinato e a cui sono stato da subito molto legato, ma che è anche molto cambiato nel tempo. Ammetto che il pensiero un po' mi inquietava, ma il terribile vuoto lasciato dalla perdita di Judith mi ha convinto che quest'anno era giunto il momento di tornare; e come tutte le decisioni non troppo ragionate, ma che vengono spontanee dal cuore, mi è bastato rivedere la porta del Caef e ho subito capito di aver fatto la scelta giusta e tutti i miei timori si sono disciolti.

Dopo solo un pomeriggio passato nella casa, posso condividere solo alcune impressioni a caldo, che sicuramente avranno modo di evolvere e che mi prenderò il tempo per rielaborare, ma che già delineano una fotografia definita.

In primis quanto è cambiata la Campiña! Un tempo realtà rurale semi-desertica a bordo di una strada molto poco frequentata, oggi piena di costruzioni a perdita d'occhio e con un traffico da fare invidia alla città.

Poi la Casa de Tuty, così diversa dall'ultima volta che sono stato qui e con l'assenza di Judith, che ho subito percepito come significativa, ma al contempo così uguale da farmi sentire come se me ne fossi andato da pochi giorni. Tanto lavoro è stato fatto negli anni per fare evolvere la struttura per meglio rispondere alle esigenze dei bambini, ma al contempo l'anima originale di accoglienza e cura che si percepiscono all'interno sembra del tutto immutata.

Infine i bambini. Onestamente davvero non sapevo come avrei reagito, se fossi ancora capace di mettermi in gioco e sostenere questo incontro, ma il primo sorriso scambiato, il primo abbraccio ricevuto, il primo "cargame profe" salutato con gioia dalla mia schiena, mi hanno subito re-insegnato qualsiasi cosa avessi perduto.

Non dormo da 48 ore, ma dopo solo un pomeriggio passato qui, sento di nuovo quella sensazione di stanchezza mista ad una pienezza ineffabile, che non provavo da moltissimo tempo.


Luca (Torino) 13.08.2024

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