Dia 11 e 12 - una boccata di spensieratezza e acqua salata

Voglio iniziare questa pagina del blog di oggi con una parola che penso riassuma perfettamente questo weekend: (RI)SCOPERTA, ma solo alla fine vi dirò il perché. 

Dopo il momento di riflessione iniziale, sabato mattina abbiamo terminato le attività con i bambini che ci hanno accompagnato per tutta la settimana. Da lunedì ricomincerà la scuola per tutti e sicuramente ci sarà una riorganizzazione dei tempi e delle dinamiche di tutto il gruppo. 

Durante la mattina ci sono stati i prelievi ai bambini e la riunione di mamas a cui hanno partecipato Judith e Mari e i volontari che partecipano al progetto compartir.

Non poteva quindi mancare il buon pranzo preparato dalla signora Lilly, il riposino dopo pranzo che annunciava ufficialmente l’inizio del nostro tempo libero, la doccia al volo, un filo di trucco, la scelta dell’outfit più carino che ognuno di noi aveva messo in valigia perché “Non si sa mai” e siamo usciti dalle nostre stanze. Il premio eleganza, dobbiamo dirlo, va a Diego che ha sfoggiato la camicia più stilosa di tutto il Caef! Sull’uscio di casa ci hanno accolto decine di occhi curiosi che, abituati a vederci perennemente in tuta, osservavano ogni nostro dettaglio e urlavano “Ohi que lindos”. 

Ottenuta l’approvazione generale, siamo usciti con destinazione Trujillo. La città ci ha accolto con la visita di Plaza des Armas che ci ha incantato con i suoi colori, i suoi profumi, le sue persone e la visita inaspettata di Sherk e Fiona che non potevano non scattare una foto insieme a noi. Ma perché proprio questi due travestimenti ci hanno colpito? Perché questo cartone si è rivelato il preferito dai “nostri” bambini che ogni sera dedicano una mezz’ora pre cena a guardarne un pezzettino in TV e non vediamo l’ora di dimostrare loro con questo scatto che esistono davvero!

Dopo questi momenti di spensieratezza abbiamo proseguito la nostra scoperta della città con una passeggiata nella via pedonale perdendoci tra lo shopping nei negozietti, l’acquisto di empanadas con pollo dai venditori ambulanti e l’immancabile scoperta dei cibi tipici locali. Chi ha optato per una bella grigliata con patatine fritte per preparare lo stomaco alla cena e chi ha sperimentato i Tequeños con crema di avocado che indubbiamente vincono il premio delizia. A questo punto abbiamo proseguito il nostro cammino verso il ristorante di Osver, un ragazzo che ha frequentato il CAEF e che ora, ormai adulto, ha deciso di aprire un locale tutto suo (Zumak) e in cui prepara dei DELIZIOSI hamburger che per chi venisse a fare un giro a Trujillo non può non provare. Fidatevi della parola di 22 ragazzi che di cibo in questi giorni ne hanno assaporato! Osver con il suo esempio ci ha regalato una bellissima storia di riscatto sociale e un grande esempio di vita. 

La serata si è conclusa quindi in un locale non molto distante. Serata caratterizzata dal Pisco, dai balli sfrenati accompagnati dalla musica live in cui ognuno ha dato veramente il meglio di sé e da un compleanno di una vicina di tavolo festeggiato a caso ma che purtroppo non ci ha offerto neanche un pezzettino di torta. Sarà per la prossima. 

 

Domenica mattina speravamo di dormire almeno fino alle 8:30. Illusi. Nessuno di noi aveva pensato che i bambini non conoscono il verbo dormire e infatti alle 6:00 hanno iniziato a correre, ridere, spostare letti, regalandoci un bellissimo buongiorno. Ma il bello di condividere una casa così grande con così tante persone è anche questo, trovare un compromesso. E così ci siamo alzati e dopo gli immancabili panini con la marmellata siamo partiti con destinazione Chan Chan, un sito archeologico che racconta storie di antiche culture, dominazioni Inca e che ci ha lasciato senza parole per l’immensità di spazio che occupa. Una guida un po’ bacchettona, ma molto preparata, ci ha accompagnato per un’ora e mezza decidendo lei il momento e il luogo in cui scattare le nostre foto di gruppo. 

 

Abbiamo quindi ripreso il pullman che ci ha accompagnato a Huanchaco a vedere finalmente l’Oceano! I più coraggiosi non hanno potuto frenare il desiderio di fare un tuffo non appena hanno visto l’acqua, regalandoci un bellissimo spettacolo di lotta contro le correnti oceaniche e di graffi nelle gambe all’uscita dall’acqua. Tanta tanta stima per loro!

Dopo un pranzo suuuuper abbondante, gli hombres e la grande Lucia ci hanno deliziato con una performance calcistica Italia - Perù, ahimè un po’ deludente, ma in cui hanno messo tutto il cuore e il fiato che avevano. Il tifo non è mancato ma purtroppo non è stato sufficiente a sostenere i nostri giovani atleti. Li ringraziamo comunque per le emozioni che ci hanno regalato, è stato molto dolce vederli così uniti e così competitivi, uniti per vincere.

Stanchissimi ma super felici siamo quindi tornati a casa, in cui ci aspettava la messa e una cena a base di camomilla per digerire il pranzo abbondante. 

Ho iniziato dicendo che questo weekend poteva essere descritto con la parola (RI)SCOPERTA. La riscoperta della spensieratezza di cui tutti avevamo bisogno dopo una settimana molto intensa e la scoperta di un gruppo che ha iniziato dicendo “Ragazzi ognuno è libero di fare quello che vuole in queste ore fuori” e che alla fine si è ritrovato a fare le stesse cose, negli stessi posti, perchè siamo una squadra e la squadra rimane sempre insieme.

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA. 

Oggi sono molto felice.

Marzia (Torino)


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