Tiziana, (Cagliari) campo 2018​​

​ "Un altro mattoncino posto è il senso di responsabilità cresciuto dentro di me giorno dopo giorno, quella casa non è più solo un luogo dove impari a conoscerti, dove vivi delle emozioni forti e dove la povertà ti dà uno schiaffo talmente forte da mettere in discussione tutto quello che hai fatto fino ad ora; ora è diventato un luogo di cui prenderti cura, con cui condividere le gioie e i dolori quotidiani e pensare a come migliorarsi. Ma la cosa straordinaria è che non sei sola ma sei in una comunità fatta di coraggio, di pensieri, di organizzazioni, di preghiera e di assoluta convinzione che per crescere bisogna mettersi in gioco, sporcarsi le mani come quando si cucina e si lavora la terra. Quel “compromiso” di cui si sente tanto parlare al Caef è questo: è saper ricevere per essere cambiati ma poi bisogna anche dare per far crescere e far cambiare"

Elisabetta, week end di formazione campo 2023

La prima impressione che ho avuto nell’arrivare al weekend di formazione è stata come ritrovarsi sul banco di lavoro della cucina di un sapiente chef. Ognuno di noi volontari era un ingrediente o un utensile a sé.  Ognuno di noi in una forma, colore e stato diversi. Durante il weekend abbiamo iniziato ad amalgamarci e “cucinarci”, naturalmente, senza troppi sforzi, grazie ad un unico denominatore comune: lo chef, il nostro obiettivo comune. Grazie ai momenti trascorsi insieme, sia le attività strutturate e proposte dai volontari responsabili del campo, che i momenti di condivisione di spazi, pause e momenti liberi, ognuno di noi ha avuto modo di lasciarsi toccare e di “mischiarsi”. Chi era arrivato a uno stato solido, come il burro, con un po’ di calore si è sciolto allo stato liquido e chi era arrivato come il latte, unendosi alla farina si è potuto solidificare. Così facendo, come da tanti ingredienti diversi seguendo una ricetta si arriva a un unico piatto, ci siamo ritrovati ad essere non più tanti singoli ma un gruppo, ogni volontario con il proprio sapore, la propria individualità e personalità ma come una parte del tutto. Il sentimento più forte che provo, al termine di questi 2 giorni, è un sentimento di soddisfazione e di speranza. Soddisfazione per ciò che in due giorni siamo riusciti, con lo sforzo di tutti, a costruire, e speranza perché sono consapevole che il meglio debba ancora venire.

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