Dia 16

La mattina inizia con un freddo avvolgente, che mi accompagna fino alla stanza dove mattina e sera noi volontari condividiamo idee e pensieri su nuovi temi proposti giornalmente. 

Il tema di oggi era lo scegliere come comportarsi con gli altri, se amare od odiare, se prendersi cure di sé e degli altri o distruggere tutto… e devo dire che questo concetto mi ha fatto riflettere a pieno, perché rappresenta la situazione del mondo e il modo in cui le persone si sentono e agiscono ogni giorno. 

Il tema proposto si è ripresentato oggi, quando alcuni bambini non si sono comportati bene, però ho compreso il momento difficile che stanno vivendo e ho gestito quella loro frenesia di non voler andare al Campo a lado con amore e calma, ma facciamo un passo indietro rivedendo brevemente la mia mattina. 

Antes el rote (visto, un pochino di spagnolo lo so), cioè prima che iniziasse la rotazione delle attività per i ragazzi alla Casa, sono uscito con Marti e Titti a fare qualche compera per la spaghettata che avremmo fatto a cena, e ammetto che mi sono quasi sentito un locale che camminava tranquillo e spensierato per le strade di Trujillo, come se le conoscessi a memoria senza nessuna preoccupazione. 

Questa è la sensazione che sto avendo durante questo campo, grazie agli altri volontari, ai bambini e a tutti i bei momenti che saranno memorie impresse dentro di me e che non mi lasceranno mai. Altre memorie saranno pure le condivisioni come quella di stasera, in cui la ognuno di noi volontari si apre agli altri, facendogli sapere cosa gli passa per la testa e per il cuore; anche io avrei voluto farlo, ma quegli stessi pensieri che sarebbero dovuti uscire mi hanno bloccato e impedito di esprimere come mi sto sentendo durante questo campo, che è un’esperienza unica e irripetibile, perché la prima volta è sempre la migliore. Per fortuna a tirarmi su il morale è arrivata l’ora di cenare con una bella spaghettata al sugo (meritata direi dopo quasi due settimane di riso ogni giorno) e mi ha tranquillizzato e aiutato a capire che queste persone SONO una seconda famiglia, pronta a dare tutto per aiutare ogni suo componente. 


Giorno per giorno mi rendo conto che le condivisioni servono a me e a tutti per comprendere fino in fondo chi ci sta accanto in questa avventura, e che proprio queste persone farebbero ogni cosa per prendersi cura di ciascuno, proprio come in una vera famiglia.

Tancredi, 17 anni, da Milano. Prima volta in Perù 🇵🇪

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