Dia 15

Dia 15


Il tempo della Casa de Tuty scorre in un modo del tutto differente. Dopo una giornata di riposo,  il solito vortice del Caef riprende a girare al suo ritmo travolgente.


Ogni giorno è diverso dall'altro e tante sono le cose che oggi sono successe.

Dopo un periodo di vacanza, i bambini sono tornati a scuola. Alcuni di loro erano contenti, altri per niente. Alcuni invece sono dovuti rimanere a casa per problemi di salute.


Noi volontari faremo i turni per accompagnarli e riprenderli per le prossime settimane. Sicuramente è un momento che ci avvicina ulteriormente.

Oggi ho avuto la possibilità di andare a prendere le piccole della casa.


Y. A. e G.sono tre meraviglie che scaldano il cuore quando ti sorridono o ti saltano in braccio; ti disarmano quando scherzano e fanno quelle facce da furbette buffissime che non ti aspetti.


È stato un momento di tenerezza che mi ha permesso di staccare per  un attimo dal lavoro che portiamo avanti con il gruppo accademico.

Credo fortemente che sia fondamentale per loro recuperare il tempo che gli è stato rubato e il Caef fa l'impossibile per cercare di colmare quelle lacune che alcuni di loro si trascinano da tanto, troppo tempo. 


Come D., 11 anni, con il quale abbiamo lavorato sull'alfabeto . D. è un bambino dolcissimo con dei bisogni speciali che in una classe di 30/40 alunni si perdono, non possono essere ascoltati.


Mi chiedo come possiamo essere il più efficaci possibile e agevolare il lavoro di queste splendide educatrici che fanno del loro meglio ogni giorno. È necessario assicurare ai nostri bimbi gli strumenti necessari per sopravvivere in un mondo sempre più complesso. E l'istruzione è uno di questi.


Penso a N. ,16 anni, una ragazza coraggiosa e determinata. Appena arrivata mi chiede se l'avrei potuta aiutare in matematica perché il suo sogno è quello di emanciparsi, lasciarsi alle spalle il suo passato e diventare una poliziotta.


Mi potrei soffermare sulle storie di riscatto di ognuno di loro, ma la giornata ci ha regalato un altro momento toccante e importante per la famiglia del Caef.


Al campo a lado è stata celebrata la "cerimonia de las flores" per festeggiare l'imminente matrimonio di O. con M, con giochi e condivisioni di aneddoti sui promessi sposi.


O. tanti anni fa è stato un bimbo del Caef. Ormai è un uomo che ha trovato la sua strada e l'amore. Un esempio positivo per tutti i bambini. Un momento non solo commovente, ma anche formativo per tutti, perché è stato messo l'accento su una forma d'amore più genuina e pulita. L'amore che nasce dalla conoscenza reciproca e dall'amicizia, non dal bisogno. Un amore che cresce nel tempo, che non si brucia solo nell'innamoramento. Una forma di amore che spero possa toccare tutti prima o poi.

Claudia, Cagliari, prima volta in Perù 

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